seconda scorza dei rami giovani di sambuco "nigra L", olio extra vergine di oliva, cera d'api.
MOLTO IMPORTANTE: BISOGNA FARE ATTENZIONE A DISTINGUERE IL SAMBUCO ARBOREO DA QUELLO ERBACEO.
La pianta Arborea dal nome scientifico "Sambucus nigra L" è quella giusta e si vede anche nel video, mentre la specie erbacea "Sambucus ebulus" è assolutamente da evitare in quanto può essere tossica, entrambe sono molto comuni e quindi è bene prima informarsi.
Ecco i Link per distinguere i tipi di Sambuco :
Sambuco "nigra " http://www.fungoceva.it/erbe_ceb/Sambucus_nigra.htm Sambuco "ebulus" http://www.fungoceva.it/erbe_ceb/sambucus_ebulus.htm
La Pomata di sambuco è un'antico rimedio, per bruciature, arrossamenti della pelle, punture di insetti, ragadi, screpolature delle mani dovute al freddo, ferite e graffi per far risalire le schegge in superficie. La mia ricetta è quella tradizionale contadina che mi ha insegnato la nonna e prevede di ricavare i principi attivi della "seconda scorza" dei rami giovani di sambuco. Si taglia finemente la scorza verde del sambuco e si copre con olio extra vergine d'oliva, si mette a scaldare e non appena inizia a soffriggere, si toglie dal fuoco, lasciando riposare per qualche minuto.Successivamente si filtra e pesa l'olio ottenuto e quindi si aggiunge la cera in una proporzione di 1 a 5, cioè 1 grammo di cera d'api ogni 5 di olio di sambuco (nella mia ricetta ho usato 30 grammi di olio e 6 di cera d'api); si mette quindi a scaldare a bagnomaria fino a far sciogliere completamente la cera e si versa in un barattolo sterile lasciando solidificare.
Durante il procedimento è importante lavorare in condizioni di massima igiene usando possibilmente utensili sterilizzati in acqua bollente e cercando di non contaminare con altri ingredienti. La pomata, non contenendo acqua può essere conservata in un luogo fresco per un periodo di circa due anni
Cara Benedetta, sei davvero brava e forse non c'è bisogno che te lo dica io...Amo tutto ciò che è naturale e le tue idee lo sono tanto ;-D Passa a trovarmi qnd vuoi! BUONA SERATA. ANNALISA
Meravigliosa. Finalmente ho trovato la ricetta di questo unguento di cui mi parlava sempre una vecchissima signora pisana presso cui lavoravo. A lei l'aveva insegnata una suora infermiera dell'ospedale di Pisa, negli anni '30. Ma non ricordava le dosi precise. Solo una domanda: lei parlava di usare l' "anima" del sambuco,è uguale? Comunque raccontava di guarigioni di bruciature quasi miracolose... Grazie e complimenti.
Cara Benedetta, sei davvero brava e forse non c'è bisogno che te lo dica io...Amo tutto ciò che è naturale e le tue idee lo sono tanto ;-D Passa a trovarmi qnd vuoi! BUONA SERATA. ANNALISA
RispondiEliminaBenedetta, qual'é il tempo di scadenza di questa pomata?
RispondiEliminaGrazie
Elaine
Meravigliosa. Finalmente ho trovato la ricetta di questo unguento di cui mi parlava sempre una vecchissima signora pisana presso cui lavoravo. A lei l'aveva insegnata una suora infermiera dell'ospedale di Pisa, negli anni '30. Ma non ricordava le dosi precise. Solo una domanda: lei parlava di usare l' "anima" del sambuco,è uguale? Comunque raccontava di guarigioni di bruciature quasi miracolose... Grazie e complimenti.
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