Fare il sapone è sempre stata una tradizione di tutte le famiglie contadine, una conoscenza che si tramandava di generazione in generazione.
Nelle scene dei vecchi film si vedono spesso le lavandaie sul bordo dei fiumi o nei lavatoi comuni strofinare grossi tocchi di sapone giallognolo su lenzuola enormi e abiti che poi mettevano ad asciugare al sole. Nella mia infanzia ho sentito raccontare di queste scene dai miei genitori, erano momenti di socializzazione, di condivisione e anche di pettegolezzi tra donne che, nel fare lavori così faticosi, trovavano il modo di svagarsi e unire l'utile al dilettevole. Anche la produzione del sapone era un momento importante in cui le donne si riunivano per un rito con cadenza annuale, che solitamente corrispondeva ai giorni successivi la macellazione del maiale, la materia prima infatti era proprio grasso suino.
All'aperto, nel retro della casa, veniva allestito un fuoco di legna di querce e ulivi con sopra un enorme calderone detto "callà" dove acqua, lardo, strutto, olio d'oliva vecchio e soda, erano sapientemente dosati e bolliti a lungo, per ottenere il sapone che poi sarebbe stato ripartito tra le varie famiglie in proporzione al grasso conferito, messo a stagionare per poi essere usato durante tutto l'anno.
Mia nonna e mia zia, ormai quasi novantenni, continuano ancora la tradizione, anche se con quantità decisamente inferiori e risultati non sempre perfetti.
La loro passione mi ha spinto ad imparare le antiche tecniche di saponificazione ed adattarle alle moderne metodologie, che permettono di ottenere in poco tempo e con poca fatica, prodotti ottimi ed ecologici.
Nella ricetta che propongo, ho riciclato l'olio di semi di girasole con cui ho fatto le frittelle di carnevale con l'aggiunta olio d'oliva e strutto.
Per ottenere il sapone vanno scaldati insieme tutti i grassi e gli oli, mantenuti ad una temperatura di 45° circa, controllando con un termometro per alimenti a immersione.
Prima di iniziare a scaldare gli oli, in un contenitore capiente, si mette la soda in acqua innescando una reazione che produce la
"soluzione caustica", durante questo processo l'acqua sale di temperatura, raggiunge i 90° e poi inizia a scendere lentamente. Si deve aspettare che la soluzione caustica sia tra 45 e 50 gradi e quindi versarci gli oli miscelandoli con l'aiuto di un frullatore a immersione. In poco tempo si raggiungerà il "nastro" fase in cui la consistenza è molto cremosa e a questo punto si può aggiungere del profumo per saponi o dell'olio essenziale, se si vuole un sapone profumato.
Quando il sapone è ancora morbido lo si versa il sapone nello stampo.
Io uso uno stampo in legno che rivesto di cartaforno, sufficiente per contenere 2kg di sapone, ma si possono usare anche gli stampi in silicone, come quelli per i plumcake o per le torte. Nello stampo il sapone continua la sua reazione e comincerà a solidificare quindi lo lasciamo ben coperto da pellicola trasparente e un panno per almeno 24 ore per poi riprenderlo ed estrarre dallo stampo, sempre con l'ausilio di guanti in gomma, la soda infatti potrebbe essere ancora presente.
Tolto dallo stampo si può tagliare in pezzi delle dimensioni preferite, se avanza qualche piccolo ritaglio basterà ridurlo a scagliette che saranno perfette da aggiungere al detersivo per lavatrice.
INGREDIENTI
800g di olio di semi esausto, 200gr di olio d'oliva, 1kg di strutto,
600g di acqua, 272g di soda caustica, essenza profumata per sapone.
In tutta la fase di lavorazione è importantissimo usare delle precauzioni, prime fra tutte indossare degli occhiali protettivi, dei guanti in gomma o lattice e quando si maneggia la soda, indossare una mascherina. Inoltre non vanno usate pentole e utensili in alluminio. Non è un procedimento molto pericoloso, ma quando si maneggia olio caldo e prodotti come la soda caustica è sempre consigliabile prestare la massima cautela. In particolare quando mescoliamo acqua e soda, versiamo gli oli nella soluzione caustica e misceliamo col frullatore si deve fare attenzione a non schizzare e naturalmente tenere lontano i bambini.
Non solo interessanti e preziosi suggerimenti culinari in questo tuo magnifico spazio ma anche utili ed ecologiche indicazioni. Grazie, Benedetta!
RispondiEliminaBuongiorno Benedetta, bellissimo ! ho trovato come usare l'olio usato anzichè portarlo in discarica. posso chiederti se sai se si può utilizzare oltre all'olio della frittura anche l'olio residuo delle scatolette di tonno ? purtroppo è dentro al contenitore della frittura e ora non posso più separarlo. o lo uso o devo portarlo in discarica. grazie mille e complimenti per il tuo bel sito.
RispondiEliminamarina
Ciao Marina, puoi usare la miscela di oli; ti consiglio di filtrarli prima in modo da eliminare più residui possibili. La soda mangia tutto...quindi anche l'odore di pesce non dovrebbe più sentirsi a saponificazione avvenuta. Fammi sapere se lo fai.
EliminaGrazie per i complimenti :-)
grazie della risposta. ci proverò. devo ragionare su quanta soda devo mettere in relazione agli oli che ho. se non ci fosse odore, mi sembrerebbe di fare una cosa meravigliosa per l'ambiente e ne sarei orgogliosissima e tu sei bravissima !
Eliminagrazie ancora.
marina
Ciao Benedetta, complimenti x il tuo blog!
RispondiEliminaSono alle mie prime esperienze di saponificazione ma grazie ai tuoi vidi sto apprendendo questa bellissima arte! Quindi GRAZIE!
Ho una domanda: è possibile fare un buon sapone da bucato senza strutto?
Se si, puoi mettere la ricetta.
Grazie.
Ciao. Daniela.
Ciao Benedetta, complimenti per le molte tue conoscenze che metti a disposizione. Sono alle primissime esperienze e avrei tre domandine:
RispondiElimina1) avendo a disposizione della buona cenere faccio la liscivia....la proporzione da utilizzare a miscela è uguale a quella della soda caustica?
2) è possibile realizzare il sapone da bucato come gli altri saponi e cioè senza strutto?
3) come olio esausto va bene pure quello d'oliva, no?
Grazie in anticipo per la collaborazione
Vincenzo
Ciao Benedetta, sei proprio brava e i tuoi video sono fatti molto bene. Ho fatto il sapone per il bucato con lo strutto ma puzza davvero tanto di strutto... dove ho sbagliato?
RispondiEliminaLaura
ciao Benedetta è da un po ditempo che guardo i tuoi video e sei bravissima. vorrei iniziare anch'io a fare il sapone fatto in casa, piu che altro per reciclare l'olio della frittura e non buttarlo. Solo che ho mischiato gli oli e quindi con la soda non so come fare mi puoi dare qualche consiglio? Grazie.
RispondiEliminaCiao Benedetta, da qualche mese mi sto cimentando nella realizzazione del sapone fatto in casa. Vorrei sapere da te la quantità d'acqua o infusi o succhi che serve per un kg di grassi, la quantità di soda e se eventualmente queste quantità variano a seconda dei tipi di grassi usati.
RispondiEliminabuongiorno Benedetta
RispondiEliminaho visto il video del sapone per il bucato
io avevo bisogno della ricetta e ingredienti per il sapone igiene personale fatto con grasso di maiale
grazie