La clementina assomiglia al mandarino le differenze principali sono la maggior dimensione, il colore della polpa decisamente più vivace e aranciato, la forma più arrotondata, la sua buccia che è meno spessa,
Il gusto che invece è più simile all’arancio con un perfetto equilibrio tra l’agro ed il dolce.
La sua storia comincia circa un secolo fa nel nord dell'Africa in Algeria con l’ibridazione del mandarino e dell’arancio, creando questa nuova specie di agrume che si annovera tra i mandaranci, le prime semine furono effettuate da parte di Padre Clement Rodier, da cui il frutto prenderà poi il nome.
La clementina matura a metà ottobre e viene commercializzata fino a febbraio ed è molto apprezzata per la polpa dolce e profumata, oltre che per la quasi totale mancanza di semi.
Grazie alla buona percentuale di vitamina C ed alla presenza di flavoni e caroteni, ha molti effetti benefici tra cui quella di proteggere la parete vascolare.
Con l'infuso della sua buccia si ottiene una bevanda dalle spiccate proprietà digestive. Come molti agrumi è rinfrescante e diuretico ed ha un elevato contenuto di zuccheri disponibili.
L'idea della marmellata mi è venuta quando ho trovato esposte in un supermercato delle cassette da due chili di clementine italiane biologiche e mi sono ricordata che qualche tempo fa una coppia di miei amici Adele ed Emanuele, mi hanno regalato un vasetto della loro marmellata di mandarini e Adele che è di origine campana mi ha anche dato la sua antica e collaudata ricetta, che prevede però una preparazione di quattro cinque giorni lasciando i frutti a bagno per togliere l'amaro delle bucce. Visto che rispetto ai mandarini, le clementine hanno una buccia molto meno amara e spessa, io ho un po' modificato il procedimento, adattandolo alle clementine, ma sempre con il tocco finale che prevede l'aggiunta di un po' di limoncello.
La marmellata di clementine è una vera e propria esplosione di sapore con le scorzette è anche bellissima da vedere e si adatta, come tutte le marmellate, ad essere spalmata sul pane o sulle fette biscottate per la colazione, ma anche per accompagnare i formaggi sia stagionati che freschi, per fare grandiose crostate e tante altre ricette.
Il procedimento richiede un pò di tempo e qualche passaggio in più di altre marmellate, infatti anche le bucce vanno spezzettate e bollite a parte, ma è comunque durato meno di due ore. E' stato un esperimento anche per me, e il risultato è stato davvero ottimo.
Una ricetta deliziosa, complimenti! Tutta la famiglia lo apprezzeranno, senza alcun dubbio.
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